L'epilessia è un disturbo neurologico comune nei cani, caratterizzato da crisi ricorrenti che non sono scatenate da una causa identificabile. Questo disturbo affligge circa lo 0,75% della popolazione canina e rappresenta una sfida sia per i proprietari che per i veterinari.
Quando si parla di bellezza canina, ci si imbatte in un concetto tanto fascinoso quanto soggettivo. Chi non è rimasto incantato da quegli occhi che sembrano parlare o da un manto lucente che cattura la luce del sole? Tuttavia, dobbiamo ammettere che ciò che ci colpisce in un cane non è universale, ma è fortemente influenzato da fattori culturali, storici e personali. Pensaci: il cane che in una cultura viene considerato il simbolo dell'eleganza, in un'altra potrebbe non godere dello stesso prestigio.
La storia del cane domestico è un affascinante viaggio che si intreccia con quello dell'uomo. La domesticazione del lupo, progenitore del moderno cane domestico, risale a circa 15.000-40.000 anni fa, quando alcune popolazioni di lupi iniziarono a vivere in stretta vicinanza con le comunità umane, dando origine ai primi esemplari di Canis familiaris. Questi antichi cani erano utilizzati principalmente per la caccia, la guardia e la compagnia. Con il passare dei millenni, la selezione naturale e quella operata dall'uomo hanno portato all'evoluzione di una grande varietà di razze canine, ognuna caratterizzata da tratti fisici e comportamentali distinti, adatti a compiti specifici.
Il legame tra l'uomo e il cane si perde nella notte dei tempi, tracciando una linea evolutiva che porta dal lupo grigio, progenitore di tutte le razze canine, fino ai nostri affettuosi compagni di vita. La graduale domesticazione del lupo, iniziata migliaia di anni fa, è stata un processo di selezione naturale e poi intenzionale, che ha portato all'emergere delle infinite varietà di cani che conosciamo oggi. Attraverso i secoli, i cani hanno assunto ruoli diversi nelle società umane, da cacciatori a guardiani, da pastori a compagni fedeli, e la loro selezione è stata influenzata da queste necessità funzionali.
Quando pensi ai cani e alle case regali, ti si dipinge davanti agli occhi un quadro storico ricco e affascinante. I cani hanno sempre avuto un posto di rilievo nelle dimore nobiliari, non solo come simbolo di status e potere, ma anche come compagni fedeli e fonti di conforto emotivo. La loro presenza è un filo dorato che si intreccia nella trama della storia delle famiglie reali, tessendo aneddoti e legami speciali.