Che cos'è il coronavirus canino?

Che cos'è il coronavirus canino?

Il coronavirus canino è una malattia virale che colpisce i nostri amici a quattro zampe in tutto il mondo. Questo virus, che al microscopio mostra una forma che ricorda una corona, ha guadagnato maggiore notorietà negli ultimi anni a causa della pandemia di COVID-19 causata da un diverso ceppo di coronavirus umano. Tuttavia, è importante sottolineare che il coronavirus canino non è trasmissibile all'uomo e che i ceppi che infettano i cani sono specifici per questa specie.

Nonostante tenda a causare sintomi lievi, il coronavirus canino può risultare fatale in circostanze particolari, come negli individui immunocompromessi o in presenza di altri fattori di stress. Il virus è particolarmente diffuso nei canili, dove la vicinanza tra gli animali favorisce il contagio, ma può anche essere presente in individui asintomatici.

Esistono due principali tipologie di coronavirus canino negli Stati Uniti: l'enterico e il respiratorio. Il primo si propaga attraverso le feci e colpisce le cellule del tratto gastrointestinale, mentre il secondo si trasmette per via aerea e infetta i polmoni, facendo parte di un insieme di patologie noto come complesso delle malattie respiratorie infettive canine (CIRD).

Sintomi del coronavirus canino

I sintomi variano a seconda che il cane sia affetto dal coronavirus enterico (CECoV) o dal coronavirus respiratorio (CRCoV). Nel CECoV, i sintomi includono diarrea, vomito, diminuzione dell'appetito, addome dolente, letargia, disidratazione, febbre e, nei casi più gravi, convulsioni.

Il CRCoV, invece, provoca sintomi respiratori come tosse, starnuti, difficoltà respiratorie, secrezione oculare e nasale, conati di vomito associati alla tosse e letargia. Questi sintomi possono variare da lievi a gravi in base ai patogeni coinvolti, che possono includere il virus del cimurro, l'adenovirus canino, il virus dell'influenza canina, il bordetella bronchiseptica e altri.

Cause del coronavirus canino

Il coronavirus canino è estremamente contagioso. Il CECoV si diffonde tramite l'ingestione di feci infette, con un periodo di incubazione di 1-3 giorni. Il CRCoV, invece, si trasmette attraverso secrezioni respiratorie nebulizzate e inalate o tramite contatto diretto tra cani, oltre che attraverso oggetti contaminati.

Come i veterinari diagnosticano il coronavirus canino

Per diagnosticare il coronavirus canino, il veterinario raccoglierà la storia clinica del cane e i sintomi presentati. Potrebbero essere necessari esami del sangue, radiografie e altre indagini per escludere altre malattie e per avere un quadro chiaro dello stato di salute dell'animale.

Trattamento del coronavirus canino

Non esiste un trattamento specifico per il coronavirus canino; le cure sono volte a gestire i sintomi e a supportare il cane nella ripresa. Il trattamento può includere fluidi per reidratare l'animale, farmaci anti-nausea, antidiarroici, probiotici, cibi speciali, farmaci antinfiammatori e, nei casi più gravi, il ricovero in ospedale con supporto più intensivo.

Recupero e gestione del coronavirus canino

La maggior parte dei cani si riprende entro due settimane. È essenziale seguire le indicazioni del veterinario e ritornare per eventuali controlli post-ricovero. La pulizia dell'ambiente e la quarantena dei cani sintomatici sono cruciali per prevenire la diffusione del virus.

Prevenzione del coronavirus canino

La prevenzione è fondamentale. Benché il vaccino per il CECoV non sia universalmente raccomandato, altri vaccini CIRD sono considerati parte del protocollo vaccinale standard. La pulizia e la disinfezione degli ambienti con prodotti efficaci come la candeggina sono misure preventive chiave.

In conclusione, il coronavirus canino è una condizione che può essere gestita efficacemente con la giusta attenzione e cura. È importante lavorare a stretto contatto con il proprio veterinario per garantire la salute e il benessere del proprio cane.

SCRITTO DA Dr.ssa Lauren Jones, VMD Veterinario

La Dr.ssa Jones ha completato il suo percorso formativo presso la University of Pennsylvania School of Veterinary Medicine e si dedica con passione alla cura degli animali domestici, con un interesse particolare nelle malattie infettive e nella medicina preventiva.